Ultima ora

Sbarco di 59 migranti ad Alli: polizia e carabinieri fermano 2 turchi individuati quali scafisti

Dopo oltre 12 ore di serrate ed articolate indagini svolte da militari del NOR di Catanzaro e dagli Agenti della 2^ Sezione contrasto alla criminalità diffusa, extracomunitaria e prostituzione della Squadra Mobile della Questura, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto due individui di nazionalità turca, di 30 anni e di 38 anni, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso. I due sono indiziati di essere gli scafisti della barca a vela di circa 10 metri che, nella mattinata del 25 novembre, si era arenata alla foce del fiume Alli con circa 60 migranti a bordo.

Poco dopo il verificarsi dei fatti, già alcuni cittadini che avevano assistito allo sbarco, hanno fornito alle forze dell’ordine alcuni elementi in ordine a quelli che sin da subito erano apparsi essere i cd. “scafisti” per cui immediatamente venivano diramate le ricerche.

Gli ulteriori accertamenti, esperiti congiuntamente da personale della Squadra Mobile e dai militari dell’Arma, permettevano di costruire altresì una serie di importanti e fondamentali elementi inerenti non solo alle modalità della traversata da parte dei migranti, bensì anche in relazione alla descrizione puntuale di coloro che avevano provveduto ad accompagnarli nella difficile navigazione.

Questi elementi, supportati dalle dichiarazioni delle persone informate sui fatti, consentivano l’individuazione di due turchi che nel frattempo avevano fatto perdere le loro tracce ed avevano cercato di allontanarsi dalla zona dello sbarco venendo però poco dopo fermati da una pattuglia dei Carabinieri. I riscontri successivi, raccolti dagli agenti della 2^ sezione della Squadra Mobile e dai militari dell’Arma ed effettuati attraverso il riconoscimento da parte di altri stranieri sbarcati, hanno fatto emergere gravi indizi a carico dei due turchi che sono stati sottoposti a fermo di indiziato per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione e, su disposizione della competente autorità giudiziaria, al termine delle formalità di rito sono stati tradotti presso la casa circondariale di Catanzaro.