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Porto Salvo, i Carabinieri sequestrano un’area di 200 mq ricolma di rifiuti speciali pericolosi

Ancora reati in materia ambientale

L’offensiva del Procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, volta a bonificare la provincia vibonese va avanti senza sosta.

E così, sotto il suo coordinamento, nel mirino dei Carabinieri sono finite non solo la catena delle grandi imprese, come la discarica dei veleni scoperta il 3 febbraio scorso a Porto Salvo, ma anche le ditte incaricate alla raccolta dei rifiuti, l’artigianato locale e le officine.

In particolare, i Carabinieri hanno individuato un’area di 200 metri quadrati adibita abusivamente a discarica dai titolari di un’officina specializzata nella lavorazione del ferro. Sistematicamente hanno infatti accumulato in questo sito rifiuti speciali di ogni tipo derivati dalla loro attività: vecchie saldatrici, stampanti, frigoriferi, contenitori con residui di vernice, pneumatici, materiale ferroso, materiale elettrico, lubrificati derivati dallo scarto di componenti meccaniche e altri materiali.

I Carabinieri di Vibo Marina e della Stazione Forestale di Vibo Valentia sono intervenuti anche a scopo preventivo trattandosi di una ditta di lavorazione del ferro che opera con attrezzi che raggiungono elevate temperature e l’eventuale propagazione di un incendio avrebbe innescato una bomba ecologica.

Tutta l’area di circa 200 metri quadrati è stata inoltre sottoposta a sequestro in attesa dell’analisi dei tecnici dell’Arpacal mirata alla quantificazione e alla qualificazione dei rifiuti speciali. I titolari della ditta sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per inosservanza delle prescrizioni sullo smaltimento dei rifiuti speciali.