Cultura

Oltre la fragilità. Domani a Palazzo Gagliardi, “Un libro al mese Visti da vicino” con Antonio Calabrò

Appuntamento tra i più significativi, domani 29 ottobre alle ore 18, grazie all’organizzazione di Titti Marzano

Proposte concrete, attuabili, perché il nostro Paese possa andare “Oltre la fragilità”. 

Sarà possibile conoscerle e discuterne grazie al nuovo appuntamento con “Un libro al mese – Visti da vicino”, in programma come sempre a Palazzo Gagliardi venerdì 29 ottobre alle ore 18.00, presente l’autore, il giornalista Antonio Calabrò.

Sarà l’occasione per scoprire  “un libro di proposte di battaglia” del “fair trade non del free trade”, del commercio solidale, “dentro un sistema di regole che tengano conto dell’ambiente e dei diritti sociali, come l’esclusione del lavoro minorile. Non quella del commercio libero dove comunque vada, l’unico obiettivo è fare soldi”. 

Calabrò è di certo una figura interessante di intellettuale: già responsabile Cultura di Confindustria, direttore dell’agenzia di stampa Apcom e direttore editoriale del gruppo Il Sole 24 Ore e vice-direttore del quotidiano; ha lavorato a La Repubblica, Il Mondo e L’Ora, ha collaborato con Panorama, L’Europeo e Paese Sera e ha diretto il settimanale Lettera Finanziaria e il mensile Ventiquattro. Attualmente insegna all’Università Cattolica di Milano ed è editorialista economico de “La 7”.

“Adesso – scrive l’autore di “Oltre la fragilità” – dopo anni segnati da una sorta di delirio d’onnipotenza per «le magnifiche sorti e progressive» dell’umanità (vale la pena rileggere Leopardi, per rafforzare la nostra coscienza critica), scopriamo appunto tutte queste nostre fragilità. Con sgomento. Con dolore. Con paura. Ma è tutto sommato una scoperta positiva”.

“La presa d’atto della fragilità – prosegue Antnio Calabrò – è già un punto di forza e una leva per la possibile rinascita. Viene in mente l’arte giapponese del kintsugi, l’arte di riparare con un filo d’oro un oggetto prezioso infranto, dandogli nuova vita. I nostri tempi, nella corsa affannata a ricchezza e progresso, hanno trascurato di considerare il senso del limite. Dunque, la sostanza stessa della condizione umana. Hanno dimenticato miti e storia. Messo da canto la coscienza stessa della bellezza e della scoperta, che sta nella dialettica tra finitezza e ansia d’infinito, realtà e utopia. Disatteso la lezione di Aristotele e delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide sulla hybris, l’eccesso di superbia, la tracotante presunzione dell’uomo sulla propria potenza e fortuna. Lì, crescita e progresso, per reazione s’infrangono”.

“La storia cambia verso – conclude – Bisogna ricominciare daccapo.”

A presentare il volume edito da EGEA (casa editrice dell’Università Bocconi), Franco Rubino, docente dell’Università della Calabria, presidente corso di studio in Economia Aziendale e Management, già Preside della facoltà di Economia. Modera l’incontro Bianca Cimato, docente del Liceo Classico “Michele Morelli”.