La parlamentare europea Laura Ferrara e il deputato Massimo Misiti analizzano i dati dik spesa: Nessun risultato concreto, se non per l’emergenza Covid.
«Se c’è un merito per il superamento della spesa prevista a valere sul Por 2014-2020 quello va, purtroppo, al Coronavirus e non certo ad una programmazione lungimirante da parte della giunta regionale di centrodestra».
Così l’eurodeputata Laura Ferrara e il coordinatore per la campagna elettorale per le regionali, il deputato del Movimento 5 stelle, Massimo Misiti.
«Non vediamo alcun risultato concreto sul nostro territorio a fronte degli oltre 900 milioni di euro certificati alla data del 30 giugno – continuano i due –. Avremmo voluto leggere di cantieri chiusi e opere fruibili, di livelli occupazionali cresciuti, di servizi migliorati e invece ci si compiace per un risultato ottenuto solo grazie alla rimodulazione delle risorse, ottenuta in seguito ad un riassetto del quadro regolamentare degli attuali Fondi strutturali. Bisogna raccontare questo ai calabresi e contestualmente lavorare affinché con la nuova programmazione non si presentino i soliti ritardi e non si debbano ritirare progetti fondamentali come avvenuto tanto sul Por 2007-2013 che sul 2014-2020».
«La Regione Calabria – scrivono Misiti e Ferrara – ha rimodulato un totale di 395 milioni di euro. Risorse, non ancora spese e provenienti da progetti con performance negativa, mobilitate verso misure per contrastare il coronavirus. Se oggi la Calabria può vantare, quindi, il raggiungimento del target di spesa è solo in virtù di una forte accelerazione per effetto dell’emergenza sanitaria. A questa voce sono stati riservati nello specifico circa 140 milioni di euro di cui, al 31 maggio, non risultava ancora alcuna certificazione alla Commissione europea».
La capacità di spesa delle risorse comunitarie non è certo migliorata sotto la guida del facente funzioni Spirlì, osservao i due esponenti pentastellati. Secondo cui i risultati sbandierati dal centro destra sono «frutto solo di stratagemmi contabili e accelerazioni di spesa prive di effettivi risultati sul territorio bisogna ripartire per la sfida dei prossimi mesi. Le risorse da allocare saranno tantissime, i progetti da realizzare dovranno essere ambiziosi e dovranno concludersi nei tempi previsti affinché producano crescita effettiva. Sanità pubblica e di prossimità, sviluppo delle aree interne, servizi capillari e diffusi in tutta la Calabria, connettività e innovazione, occupazione giovanile e femminile, digitalizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione, tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale, gestione unica e pubblica del servizio idrico integrato, riprogrammazione del piano regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti. Non si tratta di un libro dei sogni – chiariscono i due – ma di ciò che bisogna realizzare nei prossimi anni con le tantissime risorse europee in arrivo».