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Libertà, lavoro e sanità, manifestazioni a Catanzaro e Cosenza contro la zona rossa. Domani tocca a Reggio.

I manifestanti chiedono l’immediata rimozione del nuovo commissario della Sanità calabrese, Giuseppe Zuccatelli, e immediati e congrui ristori per l’economia della regione.

Due imponenti manifestazioni contro la Calabria zona rossa e il commissariamento della Sanità si sono svolte quasi in contemporanea a Catanzaro e Cosenza. Migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere al Governo e alla Regione di ridare dignità alla Calabria, aiutando le imprese e i lavoratori in difficoltà causa emergenza covid e ripristinando servizi e legalità nel mondo della Sanità.

Lo slogan delle due manifestazioni è stato lo stesso: “Libertà, lavoro e sanità”. I calabresi protestano contro la zona rossa in cui è stata inserita dal ministro della salute Speranza, una decisione che rischia di creare un grave disagio alla già non florida econcomia calabrese.

Tutti in coro hanno richiesto la rimozione immediata dal nuovo incarico di commissario di Giuseppe Zuccatelli, chiamato a sostituire il generale Cotticelli. Undici anni di commissariamento della sanità in Calabria,è stato detto, hanno portato alla chiusura di ospedali e alla diminuizione di posti letto, senza alcun miglioramento dei servizi, visto che oggi i calabresi sono costretti ancora ad affrontare i viaggi della speranza per curarsi.

Ricordiamo, a chi lo avesse dimenticato, che per il nuovo ospedale di Vibo Valentia ha visto posta per ben due volte la prima pietra e che ancora oggi si sta lavorando sui servizi complementari (strade, tanto per essere chiari).

Domani tocca a Reggio Calabria scendere in piazza e anche in altri centri della Calabria si stanno organizzando manifestazioni davanti ad ospedali e prefetture-

La libertà torna a scorrere nel sangue dei calabresi.

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