Cultura

Letture sotto l’ombrellone. Non è mai troppo tardi per dire… ti voglio bene. Il Cristallo Edizioni

Prosegue l’appuntamento con i lettori di ViViCity. Ogni sabato proporremo un nuovo libro pubblicato dagli editori che fanno parte del CEV, Comitato degli Editori del Vibonese

Non è mai troppo tardi per dire… ti voglio bene è un romanzo di formazione scritto da Thomas Vatrano per le edizioni Il Cristallo

Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è il tema centrale e il motivo di tutta l’opera che rappresenta l’esordio nella narrativa di questo giovane scrittore, Thomas Vatrano.

Tutto parte dalla considerazione che le difficoltà nel diventare adulti non riguardano solo il disagio di inserirsi in un mondo più grande, sconosciuto e governato da regole non sempre condivisibili, quando si vive ancora l’ingenuità di un’adolescenza serena, pacata.

Il racconto di Thomas Vatrano rientra chiaramente nello stile del cosiddetto “Romanzo di formazione”, genere letterario che narra l’evoluzione dei personaggi ed il loro passaggio dalla fanciullezza all’età matura.

È necessario, però, un chiarimento. Sin dalla prima opera di questo genere pubblicata nell’800 in Germania e diffusasi con successo negli altri paesi europei, si capì che la sua versatilità lo rendeva adatto alla descrizione dei profili psicologici dei personaggi, del loro rapporto con la società, attraverso l’attenzione rivolta soprattutto alle vicende private dei protagonisti. Questo giustifica la complessità delle opere scritte rifacendosi a questo genere letterario. Complessità che necessariamente richiedono conoscenze approfondite da parte del lettore e lo impegnano ad una introspezione che va di pari passo con lo sfogliare del libro.

Thomas Vatrano applica a sorpresa una variante, che, grazie a questa sua intuizione, rende in qualche modo, unico il suo racconto, sebbene possieda le caratteristiche per inserirlo all’interno di questo genere. Infatti, se scorriamo i titoli indimenticabili dei grandi autori che si sono cimentatati in questo genere letterario, ricordiamo chiaramente come il dipanarsi di questi romanzi si sia sviluppato attraverso approfondimenti psicologici ed analisi profonde che selezionano, di fatto, quanti sono più propensi alla lettura.

Ebbene, “Non è mai troppo tardi per dire ti voglio bene” certamente si attesta nel solco di un romanzo di formazione: racconta la storia di un difficile passaggio ad una nuova età della vita attraverso il superamento di prove che fungono da veri e propri riti di iniziazione. Riti dopo i quali non si può più chiamare se stessi “bambini” ma “uomini”.     

E, dunque, la differenza – e l’originalità – del racconto di Thomas Vatrano sta nella sua scrittura che, come conseguenza, seleziona il tipo di lettore ideale delle sue pagine: ne abbassa l’età e ne allarga la platea. Si trasforma in un manuale di sopravvivenza per potenziali adulti, indica ai futuri uomini, con linguaggio adatto alla loro età di passaggio, le impervie vie che dovranno affrontare, illustra e descrive l’evoluzione, i cambiamenti e le esperienze del protagonista nel suo passaggio dall’età infantile e adolescenziale a quella adulta con tecnica narrativa, sintassi e linguaggio, semplice: di una semplicità che cela la complessità di questo genere di storie.  

Un esperimento letterario, quasi verrebbe voglia definirlo. Che proprio per questo è utile leggere.