Si vota, quando si vota? In Calabria l’interrogativo rimane aperto, intanto i Comuni hanno convocato il comizi elettorali. I capigruppo di maggioranza: “Se si rinvia, si superi il limite della gestione ordinaria”.
“Le elezioni dovranno svolgersi l’11 aprile: per noi questa data non può essere messa in discussione”. Con questo incipit si apre una nota diffusa stasera dai capigruppo di maggioranza in Consiglio Regionale. Niente rinvii, dunque, il covid non può essere una scusa per spostare in avanti un momento importante di democrazia: “La curva epidemiologica in Calabria si sta mantenendo sotto il livello di allarme – si legge nel comunicato – e, in considerazione dell’avvio della campagna vaccinale, si può desumere che la soglia di contagio tra un mese e mezzo dovrebbe ulteriormente abbassarsi, e, comunque ci si può confrontare, eventualmente, per ricercare i modi migliori affinché si voti in sicurezza e nessuno metta a repentaglio la propria salute”
“Non accettiamo, così come le indiscrezioni sembrano paventare, un ulteriore rinvio e qualora, ma ci auguriamo non avvenga, la situazione dovesse peggiorare, non si potrebbe pensare ad andare oltre il mese di giugno. Immaginare l’autunno come finestra elettorale è da irresponsabili e noi non vogliamo essere complici di una condizione di stallo non prolungabile – si legge ancora nella nota – Non sarebbe giusto nei confronti dei calabresi che meritano un governo regionale al massimo delle sue funzioni, legittimato dalle urne ed in grado di poter lavorare regolarmente per affrontare le sfide che verranno, soprattutto alla luce dei programmi da stilare per superare le tantissime difficoltà socio-economiche che un anno di Covid ha delineato in maniera drammatica. Impossibile, infatti, dover gestire questa fase così delicata in regime di ordinaria amministrazione: la nostra priorità è dare risposte ai territori, e potremo farlo solo esercitando il nostro ruolo con una piena operatività. Se però la strada che verrà intrapresa dovesse essere quella che ci trova discordanti, ovvero lo slittamento a dopo la pausa estiva, chiediamo a gran voce, dal momento che tante determinazioni sono state assunte in emergenza e quindi in via straordinaria, che l’eventuale decreto di rinvio preveda il superamento dell’amministrazione ordinaria. Il Governo si attivi, non lasci la Calabria in balia degli eventi e si dimostri scrupoloso ed attento alle esigenze, non più procrastinabili, della nostra terra”,