Cultura

La proposta: Come recuperare la Tonnara di Bivona a Museo del Mare in quattro mosse

Antonio Montesanti propone un percorso condiviso per raggiungere l’obiettivo e salvare la struttura ed il suo patrimonio. Di seguito il suo intervento.

“Per avviare i “Quattro Semplici Passi” è indispensabile che promotore e sostenitore sia l’Ente locale, più agile nelle procedure e vicino per definizione alla sua comunità. E’ dunque necessario che il Comune di Vibo Valentia e “la politica locale” abbandonino la linea dell’opportunismo sterile del passato e del disimpegno attuato negli ultimi due anni (perseguendo la verticistica, lunga, complessa e ardua strada dell’acquisizione statale o regionale), e che si avvii al contrario un intenso periodo di coinvolgimento e partecipazione della comunità costiera alla costituzione e gestione del bene storico di Archeologia Industriale legato alla Pesca.

Primo Passo – Il Comune di Vibo Valentia prenda immediatamente in concessione il bene demaniale (il costo di circa 2000 euro l’anno, anche traimte una mirata raccolta fondi per sopperire alle difficoltà derivanti dal disseto) è propedeutico all’avvio dell’iter di derubricazione dal settore Marittimo Mercantile al settore Marittimo ordinario, rientrando tra i beni soggetti al D.lgs. 28 maggio 2010, n. 85, ottenuto il quale si potrà concordare con il Mibact un Piano di Valorizzazione Culturale, che condurrà al riscatto definitivo del cespite); la definitiva e reale acquisizione al patrimonio del Comune consentirebbe all’Ente di attivarsi a pieno titolo per “cercare di ottenere il finanziamento degli interventi indispensabili a garantire la concreta messa a valore di una importante testimonianza storica con valenza sovraregionale ed elemento imprescindibile della memoria storica della comunità locale”.

Secondo Passo – Il Comune di Vibo Valentia, ottenuto il titolo di possesso concessorio del bene demaniale, promuova in tempi brevi, tramite il lavoro gratuito di un provvisorio Comitato Tecnico Scientifico, l’istituzione del Museo Civico della Civiltà del Mare, elaborandone l’Atto Costitutivo ed il regolamento, al fine di organizzare un piano di valorizzazione, acquisizione, e restauro dei beni etnoantropologici legati alla cultura del mare presenti attualmente nella tonnara o da reperire presso le collezioni private del luogo; inserisca, integrando le schede dei Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS) già presentate ad Invitalia, una specifica scheda per il completamento strutturale e recupero dei barconi della Tonnara di Bivona o, nel caso sia impossibile, inserisca l’intervento nelle schede presentate relative al Castello di Bivona.

I musei civici sono da sempre istituiti dagli enti locali come prima efficace forma museale, economicamente più vantaggiosa, del loro patrimonio identitario. In Calabria ve ne sono moltissimi, alcuni molto apprezzati per la loro attività, come quello di Cosenza, dei Bretti e degli Enotri. Nel vibonese si distinguono quelli di Zungri, Ricadi, Monterosso, Tropea, Ricadi, Maierato, Soriano, Nicotera, Pizzo e Presinaci.

Terzo Passo – Il Comune di Vibo Valentia promuova la creazione di una Cooperativa Sociale Culturale che abbia come scopo sociale la gestione, la fruizione e la promozione della cultura del mare calabrese, coinvolgendo nell’istituzione giovani residenti nell’area costiera, cooperative di pesca, organizzazioni datoriali e sindacali. Contemporaneamente disponga la ricollocazione all’interno dell’immobile dell’allestimento acquistato, che dal 2015 è imballato nei magazzini comunali.

Quarto Passo – Gli organi di gestione dei costituiti Museo Civico e Cooperativa Sociale Culturale elaborino un piano di gestione e fruizione che porti al perseguire al più presto la valorizzazione dell’esistente ed alla elaborazione di schede di progetto di finanziamento (generali rispetto all’organismo museale; particolare rispetto al completamento del restauro della struttura ed alla valorizzazione dei beni etnoantropologici in situ), finanziabili presso gli enti sovraordinati (Provincia, Regione, Ministeri, Comunità Europea). Nel contempo si apre al turismo scolastico e stagionale (work in progress and smart working), la Tonnara di Bivona ed il Museo in Corso d’Opera, attuando al contempo un percorso di adesione alle associazioni nazionali ed internazionali dei piccoli musei generalistici, etnoantropologici e del settore alieutico, propedeutico all’adesione al Polo Museale Regionale e Nazionale.

Salviamo la comunità costiera vibonese mettendo finalmente a valore il luogo identitario, affinchè diventi al più presto un centro aggregativo in nome della cultura del mare!

Antonio Montesanti

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