Dopo le costrizioni causa covid, dopo il periodo di contrasti e polemiche tra Diocesi e Fondazione, oggi i fedeli uniti in un unico sentito afflato sono tornati numerosi a Villa della Gioia nel giorno in cui si ricorda il pio transito di Natuzza Evolo, proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra tutti i Santi.
A celebrare l’Eucaristia il vescovo mons. Attilio Nostro.
Un momento significativo e atteso di riconciliazione e di ripartenza.
“Sono venuto qui pellegrino e mendicante. Accolto con amore da Natuzza non immaginando di essere poi il suo vescovo”.
Così il vescovo Nostro ha esordito nella sua omelia.
“Natuzza è la prova che Dio non si distrae, che Dio ha un disegno per ciascuno di noi – ha aggiunto – Pregate per me, perché possa realizzare il disegno di Dio e che presto questo santuario sia aperto a tutti i fedeli”. Ed un fragoroso applauso liberatorio ha sancito questo momento ritrovata riconciliazione.
Al termine della messa è iniziato il pellegrinaggio dei fedeli provenienti da tutta la regione, che hanno potuto far visita alla tomba di mamma Natuzza per un momento di preghiera.
