Cultura

Davide Giacalone: Si deve e si può ripartire dal Sud

Il giornalista ha presentato a Vibo Marina il suo ultimo libro: LeAli all’Italia”.

La Pro loco di Vibo Marina ha allestito sulla Banchina Fiume, quasi a ridosso la Capitaneria di Porto, uno dei suoi appuntamenti culturali, che, in questa occasione più di altre, deve essere considerato di grande successo per la significativa presenza di pubblico che fino alla fine ha ascoltato il susseguirsi degli interventi, soprattutto per la tematica affrontata e la grande competenza dei relatori chiamati a confrontarsi sotto la guida del giornalista Maurizio Bonanno.
Con la collaborazione degli assessorati alla Cultura (Daniela Rotino) ed alle Attività produttive (Gaetano Pacenza), l’incontro è stato organizzato in una piacevole serata estiva.

Dopo i saluti del sindaco Maria Limardo – che ha definito l’evento “un’occasione da non perdere” – gli interventi hanno offerto una buona opportunità per affrontare in ottica calabrese, e più direttamente pensando alla sviluppo del territorio vibonese, i temi legati all’economia ed alla sviluppo.
L’introduzione di Vittorio Lombardi ha posto in evidenza tutte le potenzialità di una regione che potrebbe vivere di rendita se solo sapesse, anzi volesse, programmare seriamente un progetto di valorizzazione delle proprie risorse.
Incalzati dagli interrogativi posti da Maurizio Bonanno, i docenti Unical Fabio Piluso e Maria Teresa Nardo hanno sciorinato dati e possibili ricette. Di particolare interesse l’intervento di Maria Teresa Nardo, ovviamente coinvolta anche nella sua attuale veste di assessore al Bilancio del Comune di Vibo Valentia.


Flavio Mais, imprenditore esperto di scenari internazionali, ha saputo allargare l’interesse del dibattito proiettando anche il territorio vibonese lungo prospettive di ampio respiro non ancora del tutto considerati.
Tutti gli argomenti hanno avuto un comune file rouge: il libro “LeAli all’Italia”, edito da Rubbettino e scritto, appunto, da Davide Giacalone, giornalista ed esperto di argomenti sociali ed economici, ospite speciale della serata.

A lui, quindi, le conclusioni, attese dal pubblico presente.
Editorialista de L’Opinione, Giacalone è una delle firme di punta di Libero e collabora con l’emittente radiofonica RTL 102.5 dove ogni mattina, da lunedì a sabato, alle 7:10 circa nel programma Non stop news, commenta una notizia apparsa sulle prime pagine dei quotidiani nazionali.
Nel suo ultimo libro, Giacalone parte dalla realtà, con fatti e numeri, ed arriva alle ricette per cambiarla, al punto che in molti ieri sera hanno confermato quanto affermato da Maurizio Bonanno, che lo ha definito un “manifesto politico”.
Secondo il vicepresidente della Fondazione Luigi Einaudi, a scontrarsi ed incontrarsi sono più le egolatrie che non le idee, producendo suggestioni destinate più a conservare che a risolvere i problemi, in una corsa cieca a fuggire dalla realtà: “Dalla scuola alla giustizia, dalla sanità all’immigrazione, dalla demografia all’amministrazione, dall’ambiente al turismo, fino all’eterna arretratezza meridionale la stagnazione non è un destino, ma il frutto di quella fuga”, ha affermato Giacalone.
Eppure, malgrado questa visione esasperata, a giudizio del giornalista di origini siciliane: “Uscirne si può”.
Come?
“Occorre ragionare senza volere sempre solo affascinare con slogan – spiega – se tanti sono presi in giro è perché vogliono essere presi in giro, sperando d’essere gli ultimi furbi a spartirsi quel che contribuiscono a distruggere”.
Ed allora, per dirla con Davide Giacalone parafrasando il titolo del suo libro: “Essere e restituire LeAli all’Italia è possibile, concentrandosi su quel che può e deve essere fatto” E non sull’ennesima favola ingannatrice e corruttrice. Possibilmente partendo proprio dal Sud, dal bistrattato (a torto) Mezzogiorno d’Italia.

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