Costume e società

FABIO CICIOTTI: TORNA A PARLA DEI SOCIAL

Viene definito il GURU per le intuizioni di cambiamento che ha nella sua carriera. Da Dj producer, al silenzio totale dove per un anno ha spento i social, la redazione ha scelto di eseguire questa intervista dopo un incontro eseguito con Fabio Ciciotti presente ad un importante evento del quale ci è stato richiesto dallo stesso di non renderlo pubblico.

Ci siamo accorti che malgrado la sua presenza nei social non è trasparso nulla, e nell’avvicinarci per richiedere l’intervista una delle nostre domande è stata: come mai della sua partecipazione a questo evento non si sa nulla? Come mai nei suoi social non ci sono molte attività?

Prima della sua risposta ve lo presentiamo per chi non lo conoscesse.

Dj producer, poi scrittore di un libro in uscita e conduttore televisivo, vi riassumiamo così i suoi 24 anni di carriera.

“Ahimè, sono 24 anni che vivo della mia immagine. Sono stato il primo in Europa ad avere un profilo su Myspace praticamente preistoria.

La mia generazione è quella che ha visto l’arrivo dell’informatica; siamo cresciuti a pane, prosciutto e biciclette! Continuo a vivere della mia immagine, ma nell’ultimo anno c’è stato un cambiamento drammatico nell’uso dei social e nella percezione della popolarità.”

“La maggior parte della popolazione nel mondo passa almeno 5 ore attaccati a un dispositivo tecnologico, che si tratti di console di gioco, smartphone o PC. Ma quanto tutto questo sta facendo bene alla società? Ogni giorno vengono postati miliardi di contenuti video in tutto il mondo. Ma i giovani di oggi sanno ancora scrivere a mano? Recentemente, durante un evento culturale in una scuola, la preside mi ha raccontato delle difficoltà che gli studenti hanno nella concentrazione e nella lettura; spesso sbagliano la compilazione dei compiti perché non leggono le istruzioni. La nuova generazione è abituata ad apprendere informazioni in massimo 30 secondi da un video, che può essere o meno accurato.”

MA QUINDI PERCHE’ LEI NON POSTA TUTTO QUELLO CHE FA’?

Ritengo che non vi è alcuna necessità di postare tutto quello che si fa, sia se siamo persone di spettacolo, sia persone comuni li invito a non postare te le loro attività perché spiattellare tutto il proprio talento, o video virale porta si una famosità ma a cosa serve? Tutti ricercano eventi top, serate di gala, poi vanno e passano tutto il tempo al telefono ma vi sembra normale? Mi informo molto sui fenomeni psicologici ai quali l’utilizzo dei social induce, uno di questo che a mio avviso è il più preoccupante si chiama OVERSHARING: L’OSSESIONE di pubblicare contenuti Il motivo dell’oversharing sembrerebbe apparentemente legato ad aspetti di egocentrismo. Le persone adorano essere al centro dell’attenzione altrui. Pubblicano continui aggiornamenti della loro vita privata, convogliando commenti e like. 
In realtà, l’aspetto principale del fenomeno sta proprio nella gratificazione ricevuta. 

Ciò che si mette in mostra, non è solo il corpo, ma ogni pretesto diventa giusto per condividerlo con gli altri, a meno che non sia un vero e proprio lavoro.

Dunque anche i pensieri propri o aforismi altrui, bei piatti preparati da sè o da uno chef che devono essere gustati, luoghi in cui ci si trova, sono gli argomenti di maggiori pubblicazioni. 

Così facendo, il post pubblicato diventa il veicolo per attivare un’ondata di piacere, che ci accompagnerà fino a quello successivo.

Basta ricordarci sempre che il benessere non deve arrivare esclusivamente dal web, ma c’è tutto un mondo intorno a noi. 
Sta, comunque, a noi capire come mantenere un buon livello di gratificazione, e soprattutto il postare continuamente fa capire quanto la persona è frustata e sola.

Ritengo che in questi ultimi anni sui social si sta esagerando.