Politica

Draghi: “Più soldi a tutti e in tempi rapidi. Condono cartelle? Era necessario”

Prima conferenza stampa da quando il premier si è insediato a Palazzo Chigi. Il punto dopo il via libera al Decreto Sostegni.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge contenente le «Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid 19», denominato Decreto Sostegni. L’importo degli stanziamenti previsti ammonta a 32 miliardi.

Di questi, circa 11 miliardi destinati alle imprese e ai professionisti maggiormente danneggiati dalle chiusure predisposte negli ultimi tre mesi. 5 miliardi sono destinati al piano vaccini.

«Siamo consapevoli che si tratta di un intervento parziale e per questo è possibile a breve un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def», ha dichiarato il premier Mario Draghi: «Abbandono dei codici ateco e velocità dei pagamenti – ha garantito Draghi – L’Ufficio delle Entrate metterà a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese, i pagamenti inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda, quindi 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile».

Condono delle cartelle limitato al 2010

E’ stata onfermata la soglia di 5.000 euro per le cartelle da stralciare, ma è stato ristretto il periodo che sarà dal 2000 al 2010 (anziché 2000-2015, come era stato chiesto da Lega e M5S). Altro limite introdotto è che la cancellazione si può chiedere solo con un reddito Irpef che non superi i 30 mila euro.

Si tratta, come ha spiegato Draghi, di «multe dal valore medio di 2.500 euro, maggiorate da more e interessi» maturati negli anni), ma legato alla riforma per l’efficientamento del sistema della riscossione. Di fatto, si rinvia a un decreto, fatto di concerto con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, per rendere più efficiente il sistema della riscossione, definendo modalità e criteri atti a rivedere il meccanismo di stralcio dei debiti per inesigibilità.