E’ stata inaugurata nel giorno dei santi Cosma e Damiano per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia.
È Dasà il primo paese a interessare e sensibilizzare l’opinione pubblica, sul tema dell’endometriosi, attraverso la panchina gialla. Un proponimento – quello di colorare di giallo la panca – dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”. Un’organizzazione nazionale (presieduta da Vania Mento) che si occupa di sensibilizzare la gente proprio sul tema dell’endometriosi. E di cui la panchina gialla, proposta in ogni comune, è simbolo – preminente ma non unico – della lotta ad una malattia cronica ginecologica, che colpisce solo in Italia circa tre milioni di donne.
Il paese delle Serre Vibonesi è dunque il primo in Italia ad ospitare questo segno. Lo fa approvando la proposta del sodalizio summenzionato, pianificando il tutto insieme alla stessa sigla e la parrocchia e consentendo alla tutor regionale dell’associazione (in Italia sono circa 60) Carmen Amato di esporre e delucidare i presenti su questa “malattia invisibile”.
Tutto ciò, calendarizzando l’evento non in una data casuale. Ma giorno 26. Il giorno in cui la Chiesa commemora i santi Cosma e Damiano. Santi medici anargiri (parola greca che significa “senza denaro”)che prestavano la loro competenza professionale senza ricevere nessuna retribuzione. Due fratelli – Cosma e Damiano – invocati nelle difficoltà e nelle malattie. Un modo quindi, anche per raccomandare alla loro protezione queste donne. Affette da una patologia di cui ancora non si sa l’origine, non si ha una cura e gli interventi chirurgici o le medicine prese possono solo diminuire ma non eliminare le sofferenze.

Tutto ciò è stato rilevato dalla tutor calabrese di “La voce di una è la voce di tutte”. Carmen Amato donna tenace – come tutte le tesserate dell’associazione – che hanno deciso di rompere il muro del silenzio attorno al tema dell’endometriosi. Carmen è riuscita, con signorilità e garbo a “zumare” una tematica che tocca pure gli uomini. Visto che – per detta della stessa – tante donne sono state lasciate dai loro compagni una volta scoperto che soffrivano di ciò. Rimarcando positivamente il fatto che, ad interessarsi di ciò a Dasà, sia stato un uomo, il sindaco Raffaele Scaturchio. A sua volta “orgoglioso per il fatto che la mia comunità sia la prima ad interessarsi attraverso la panchina gialla a questo argomento”. Panchina tra l’altro anche benedetta dal parroco Don Bernardino Comerci.
Obiettivo raggiunto dunque guardando alla presenza all’iniziativa (buona), all’interesse (ottimo visto che agli interventi sono seguite le domande) e alla sensibilizzazione alla causa (ottima pure con l’intervento di Carmen concluso da uno scrosciante applauso).