Politica

Città Libera contro il progetto Valentia e i politici Vibonesi

Campagna elettorale che entra nel vivo a Pizzo Calabro, dove a tenere banco è il progetto Valentia e le presunte mire politiche dei vibonesi. Così la lista ”Città Libera” che fa capo a Francesco Muzzopappa ha voluto mettere in chiaro il proprio programma dicendo no all’unione e mettendo all’angolo la parte politica del capoluogo di Provincia.

“La città di Pizzo vuole essere libera dalle mire dei politici vibonesi. Per decine di anni Pizzo ha subito e sta subendo ancora le politiche espansionistiche di Vibo Valentia. In cerca di voti e di consensi popolari i politici vibonesi, nelle varie tornate elettorali, vedono Pizzo come una mucca da mungere, per sistematicamente sparire subito dopo.

Pizzo è stata derubata negli anni proprio da questi politicanti che, senza il minimo ritegno, hanno carpito direttamente o tramite i loro pupilli, scelti dal parlamentare vibonese di turno, la buona fede del popolo pizzitano”. Poi, si sono soffermati su alcuni trasferimenti verso il capoluogo di provincia, comprese le infrastrutture: “L’antico porto di Pizzo fu spostato pochi chilometri più in là in territorio vibonese, la stazione di Pizzo portata al confine tra Vibo e Pizzo, ma in territorio di Vibo e che cosa dire per l’accentramento su Vibo di tutti gli uffici di cui Pizzo deteneva sede?

Porto di Pizzo Calabro

Per ultimo la definitiva espoliazione del nostro ospedale che, nel nuovo riassetto regionale, ha perso tutti i suoi ambulatori per essere relegato a centrale operativa ossia a centralino, ad opera proprio  di quell’assetto regionale e nazionale  di Forza Italia, dove oggi figurano il Senatore Mangialavori e il consigliere Comito  che è venuto a Pizzo per sostenere il loro portavoce locale Pititto, candidato a sindaco”. L’attacco del gruppo di Muzzopappa è arrivato direttamente e senza giri di parole a Mangialavori e Comito ricordando i politici che hanno fatto grande Pizzo Calabro: “Si stessero a casa loro! Siamo stufi di votare  chi ci accoltella alle spalle, pensando i Pizzitani siano allocchi e che Pizzo sia terra di razzia per i Vibonesi.  Pizzo è la Patria di uomini come Salomone, Anile, Marincola e quanti altri che hanno onorato il nome di Pizzo nel mondo assieme ai suoi marittimi che hanno girato il lungo e in largo il globo terracqueo e non sarà certo un manipolo di  “interessati politici”, a privarlo della sua identità”. Il progetto Grande Valentia no piace a molti anche perché la città capoluogo di Provincia non ha tutte quelle attrattive, ne dal punto di vista infrastrutturale, politico e culturale e su di esso “Città Libera” ha puntato i piedi: “Oggi Vibo Valentia con il suo progetto della Grande Vibo Valentia o Valentia, osannato dai vertici vibonesi di Forza Italia tra i quali la sindaca Limardo e  da  quegli  onorevoli che sono venuti a Pizzo a chiedere ai Pizzitani il loro voto per Pititto, adesso mirano a rubare persino il nome e la storia di Pizzo a favore dei Vibonesi, umiliando profondamente le sue genti. Il tentativo puerile di Pittitto di prendere le distanze da questo furto è palesemente in conflitto e contraddittorio con le politiche del partito che sostiene apertamente la sua lista e la sua presa di posizione “contraria” è giunta con quell’attimo di ritardo che fa capire che le sue scelte non siano libere e fatte a favore di Pizzo, ma bensì asservite al potere politico di cui si è dichiarato servitore”.

La Valle dell’Angitola

Città Libera ha tirato in ballo anche altri partiti, non solo il centrodestra per via di molteplici contraddizioni sempre sul progetto di unione: “La stessa contraddizione si evidenzia nella lista De Pasquale, dove il Movimento 5 Stelle che lo sostiene si fa promotore del Progetto Valentia e dove il PD, partito che sostiene direttamente il candidato a sindaco De Pasquale con la lista “Adesso è Oggi”, con il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo si schiera a favore del progetto in barba alle dichiarazioni del suo stesso candidato. Tutti d’accordo i Vibonesi e i loro partiti in considerazione del poco conto in cui tengono l’elettorato pizzitano”. Infine, la proposta della lista di Muzzopappa che guarda più all’entroterra: “Pizzo, quale più grande comune del bacino dell’Angitola si faccia promotore e capo fila di una unione tra i Comuni dell’Angitolano, non fusione che intende come il progetto Valentia la soppressione dei comuni e della loro storia, ma una unione di intenti, di gestione dei servizi, di utilizzo del personale allo scopo di avere e di erogare maggiori servizi e veicolare maggiori finanziamenti, mantenendo per ogni municipio la propria identità geografica e culturale. Questa è la Pizzo della nostra Lista Città Libera, essere liberi da condizionamenti partitici, questa è la garanzia che vogliamo e possiamo dare ai nostri concittadini liberi”.