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Calabria malata d’azzardo, giocati quasi due miliardi in un anno: Cosenza prima, ultima Crotone

Quasi mille euro pe ogni abitante della Regione, chi è soggetto a ludopatia deve farsi aiutare per uscire da un vortice pericoloso.

Il gioco d’azzardo, in Calabria, assorbe ben 1,8 miliardi di euro, in rapporto alla popolazione, quasi mille euro a testa. Dati preoccupanti che fanno capire quanto la ludopatia sia dilagante anche nella nostra regione. A diffonderliè stata la Regione Calabria nel contesto del progetto “Gap” portato avanti dall’Asp di Catanzaro assieme al servizio pubblico del Ser.D. L’Asp di Catanzaro che ha analizzato soprattutto gli aspetti sanitari di quella che sempre più di frequente assume i contorni di una dipendenza i cui effetti negativi si riverberano non solo sui soggetti che la sviluppano, ma anche sulle loro famiglie.

A contribuire a creare l’ingente giro d’affari sono slot machine, video poker e gratta e vinci. E i dati sono riferiti, ovviamente, solo al giro d’affari del gioco d’azzardo legale.

La provincia dove si gioca di più è quella di Cosenza, in cui sono stati spesi 637 milioni di euro, seguita da Reggio Calabria con 577 milioni di euro, Catanzaro con 307 milioni, Vibo Valentia con 146 milioni e Crotone con 120 milioni.

Il giocatore patologico difficilmente riesce a resistere all’impulso che lo spinge a giocare. È una malattia che può essere curata ma dalla quale è difficile uscirne da soli. È importante parlarne con qualcuno e rivolgersi ad uno specialista. I Ser.D a livello ambulatoriale, si occupano della diagnosi, della cura e riabilitazione dalle dipendenze patologiche, all’interno dei quali ricadono anche le problematiche inerenti il gioco d’azzardo.