Cultura

Buon compleanno Rino Gaetano, oggi avrebbe compiuto settant’anni

Dissacrante, ironico, sarcastico, amaro ma anche romantico, alla sua maniera, il cantautore di Crotone, scomparso nel 1981, ha lasciato un vuoto che nessuno ha saputo colmare.

Oggi Rino Gaetano avrebbe compiuto 70 anni. Era nato a Crotone il 29 ottobre del 1950 ma già a dieci anni si era trasferito a Roma con i suoi genitori.

A trentanove anni esatti dalla scomparsa – era il 2 giugno 1981 – “Il cielo è sempre più blu” diventata il simbolo della speranza durante il duro lockdown, “Gianna”, “Mio fratello è figlio unico”, “A mano a mano”, il tormentone “Nun te reggare più”, e tanti altri successi, accompagnano il suo ricordo e lo rendono sempre attuale.

Gaetano è un genio prematuramente scomparso che ci ha lasciato sei LP, un live, più numerosi altri brani per viaggiare musicalmente nell’introspezione più profonda, ma al tempo stesso spensierata, dell’animo umano.

I testi delle sue canzoni appaiono leggeri e surreali, ma in realtà sono profondi, paradossali e spesso con sarcasmo smascherano, i modelli strutturali sociali e quelle che sono tutt’oggi le loro criticità, il loro limbo di apparenze, simboli e contraddizioni esplicite ed implicite.

Io cerco di scrivere canzoni ispirandomi ai discorsi che si possono fare sui tram, in mezzo alla gente, dove ti rendi subito conto dell’andazzo sociale. Non voglio dare insegnamenti, voglio soltanto fare il cronista.

Rino Gaetano

In occasione di questo anniversario verrà pubblicato per la prima volta sulle piattaforme digitali il disco Q Concert realizzato assieme a Riccardo Cocciante, che scrisse “A mano e mano” e poi la regalò alla voce graffiante di Rino che ne fece un capolavoro,  e ai New Perigeo che include i brani Ancora Insieme, A mano a mano, Aida, Aschimilero.

Inoltre sarà da oggi disponibile in ultra HD su Amazon Music l’intero catalogo musicale dell’artista: Ingresso Libero, Mio fratello è figlio unico, Aida, Nuntereggae più, Resta vile maschio, dove vai, E io ci sto, Q Concert.

Ovunque tu sia, auguri Rino.

Amo il sale della terra,
amo il sale della vita,
amo il sale dell’amore,
amo il sale che c’è in te.
(I tuoi occhi sono pieni di sale, 1974)

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